Elemens presenta lo studio di apertura di Key Energy

Elemens ha presentato lo studio di apertura della kermesse di Key Energy di Rimini, la principale delle manifestazioni sulle rinnovabili in Italia. Lo studio avente oggetto gli impatti degli scenari di decarbonizzazione è stato presentato dal Partner di Elemens Andrea Marchisio nel corso del convegno inaugurale.

Sono poi intervenuti nel corso della manifestazione Tommaso Barbetti – Partner di Elemens – e  Salvatore A. Casa – responsabile dell’Area Mercati Elettrici di Elemens: Tommaso ha effettuato una presentazione sulle aree idonee e le Sun Belts, mentre Salvatore ha presentato una relazione sugli Scenari di sviluppo del mercato dei sistemi di accumulo in Europa e in Italia.

 

Elemens con SEA in operazione con A2A

Elemens ha partecipato in qualità di Advisor tecnico per conto di SEA nell’operazione di acquisizione di SEA Energia da parte di A2A, tramite la sua partecipata A2A Calore e Servizi.

Con l’acquisizione, A2A ottiene la gestione della centrale di cogenerazione di Linate e quella di trigenerazione di Malpensa con l’obiettivo di favorire il processo di decarbonizzazione dei due aeroporti.

Andrea Marchisio (Partner Elemens): “La peculiarità dell’operazione non è solo legata all’acquisizione da parte di A2A di circa 100 MW di capacità installata degli impianti di Linate e Malpensa ma anche alla contestuale sottoscrizione di due contratti con SEA, per l’energia elettrica e l’energia termica – quest’ultimo di lungo periodo – in un percorso strategico verso la net zero. Elemens ha potuto quindi offrire il proprio supporto sul fronte regolatorio, sulle formule contrattuali di fornitura, sugli scenari di mercato e sul business planning, lavorando affinché tutti questi elementi risultassero reciprocamente coordinati e coerenti con gli obiettivi di SEA.”

Di seguito i link ai principali articoli dei quotidiani che hanno riportato la notizia:

 

 

 

 

 

Aste Fer: non è (solo) una questione di prezzi – articolo di T. Barbetti

Il nostro Partner Tommaso Barbetti ha scritto un articolo per Quotidiano Energia intitolato: “Aste Fer: non è (solo) una questione di prezzi”, pubblicato il 4 ottobre 2022.

Di seguito il testo dell’articolo:

Aste Fer: non è (solo) una questione di prezzi

Tra tempi di messa in esercizio e “collaudo” chi rinuncia a un’opzione di contratto a 65 €/MWh dal 2026? La bassa partecipazione dipende ancora dai pochi progetti e, semmai, dai Capex aumentati.

Per l’ottava volta consecutiva (su nove complessive), le procedure del Gse non sono riuscite ad assegnare tutti gli “incentivi” disponibili – si notino le virgolette: difficile chiamare incentivi contratti per differenza per lo più sotto i 100 €/MWh, di questi tempi.

Catturano come al solito la nostra attenzione i risultati dell’asta del gruppo A, la procedura destinata ad accogliere progetti eolici e fotovoltaici in area non agricolo, non foss’altro perché il contingente destinato all’asta copriva i due terzi del totale delle procedure: a fronte di un contingente di 1.905 MW hanno partecipato 537 MW, di cui 124 MW si sono successivamente ritirati (o sono stati esclusi dal Gse) riducendo l’effettiva partecipazione a 413 MW, ossia ad appena il 22% del volume di sostegno disponibile.

Ancora una volta restiamo convinti – e i dati sulle autorizzazioni lo provano – che la maggioranza dei progetti eleggibili abbiano partecipato: non è dunque lo scarso interesse del mercato per lo strumento a giustificare la bassa partecipazione, ma i pochi progetti autorizzati, con gli impianti solari in area industriale che rimangono una nicchia di mercato e gli eolici alle prese con lo stand-by della Via nazionale, solo da poco superato – per 1,3 GW di progetti, tuttavia ancora in larga parte in attesa dell’Autorizzazione Unica – unicamente grazie allo sblocco del Consiglio dei ministri.

Riguardo la bassa partecipazione, troviamo semplicistica la narrativa secondo cui i produttori ormai preferirebbero il “mercato” alle aste, essendo attratti dalle nuove prospettive di prezzo. Bisogna infatti ricordare che – stando ai tempi medi dichiarati dai produttori a una survey di Elemens – in media i progetti vincitori entreranno in esercizio tra 24 mesi (dunque a ottobre 2024). Inoltre, i regolamenti Gse consentono, dopo la messa in esercizio, un periodo “collaudo” di massimo 18 mesi (successivo alla messa in esercizio) in cui gli operatori percepiscono i prezzi di mercato, senza intaccare il periodo di incentivazione: come a dire che i 65 €/MWh dell’asta diventeranno la remunerazione per gli operatori solo da metà 2026, sempre che nel frattempo non decidano di rinunciarvi (senza alcuna penale, se l’impianto sarà già realizzato). Certamente nel mercato ognuno risponde ai segnali di prezzo: ma in quanti potranno aver rinunciato – basandosi sull’aspettativa distorta del 2022 – a un’opzione di contratto a 65 €/MWh dal 2026 (a cui si potrà sempre rinunciare), in un momento in cui la strada dell’intervento regolatorio a compressione dei ricavi delle rinnovabili è più concreta che mai?

Cosa diversa è invece sostenere che i 65 €/MWh dell’asta sono diventati pochi, non tanto in raffronto ai prezzi di mercato, ma tenuto invece conto dell’incremento dei costi di investimento. Eolico e fotovoltaico, per effetto della crisi logistica e dell’aumento del costo dei materiali, stanno sperimentando incrementi sul Capex che vanno dal 25% al 40%. Inevitabile, dunque, che per qualcuno quello che prima bastava oggi non sia più sufficiente: al riguardo, sono proprio i 18 mesi di collaudo a (questi) prezzi di mercato a tenere a galla la redditività delle iniziative e a far sì che – almeno fino ad oggi – non ci sia stata un “fuga dal Gse”.

Mentre scriviamo è in corso la decima procedura. Si tratta, a suo modo, di un piccolo colpo di teatro, dal momento che il Gse aveva comunicato che l’asta di giugno (quella di cui stiamo commentando i risultati) sarebbe stata l’ultima del DM Fer e relativa estensione. Lodevolmente, il Gse è tornato sui suoi passi, lanciando una decima procedura. Tale ipotesi era peraltro espressamente prevista dallo stesso Dlgs 199/21, che prolungava la vita del vecchio DM Fer fino all’esaurimento dei contingenti (lontano, come si è visto) o alla pubblicazione del nuovo decreto di incentivazione (il DM Fer X, ancora più lontano, si teme): non prevedere una nuova procedura di aggiudicazione di energia da parte del sistema a 65 €/MWh (contro un PUN che ieri era a 347 €/MWh) solo per mantenere una formale compliance con le Linee Guida con gli Aiuti di Stato EU, mai come di questi tempi riadattate a piacimento da tutti gli Stati Membri, sarebbe stato beffardo. O persino ironico, se si considera che uno dei grandi temi sul tavolo europeo è il decoupling gas- rinnovabili, di cui le aste del DM Fer rappresentano uno strumento forse poco affascinante ma sicuramente efficace. Anche per questo, consapevoli che difficilmente i contingenti si esauriranno, ci aspettiamo almeno un’undicesima procedura.

 

 

 

Presentato il LookOut 34 (Q3-22) – Edizione Speciale

Elemens ha presentato il terzo LookOut del 2022 giovedì 22 settembre pomeriggio, in un evento dedicato ai clienti iscritti al servizio LookOut e ad alcune bancheIl titolo del report presentato è: “SPECIAL EDITION | Le previsioni di prezzo di Elemens”

Quali sono i temi del report?

Nonostante la crescente complessità nell’interpretare i potenziali scenari dell’immediato futuro, con le incertezze legate alla discontinuità di governo che si sommano a un contesto energetico estremamente volatile e potenzialmente fragile, rimane salda la convinzione che la centralità delle rinnovabili non possa essere messa in discussione benché alcuni provvedimenti attesi da tempo (DM FER 2, DM FER X, aggiornamento PNIEC, le stesse aree idonee) subiranno probabilmente un rallentamento.

E’ forse questo quindi il momento più opportuno per provare a fare chiarezza sulle aspettative di evoluzione del sistema elettrico nella profondità temporale che caratterizza gli asset capital intensive: il lungo termine.

Per farlo, occorre innanzitutto valutare la nuova capacità che sarà installata nei prossimi anni, vivisezionandola in cosa (tipologia di asset, non solo di generazione ma anche di storage), dove (localizzazione zonale) e quando (anno di entrata in esercizio), alla luce dello stato attuale dello sviluppo dei progetti, della sua evoluzione futura, degli economics e del contesto autorizzativo/regolatorio che ci aspetta.

Chiaramente bisognerà valutare anche gli scenari relativi a tutti gli altri driver di prezzo del mercato elettrico, a partire da gas e CO2 fino ad arrivare a domanda (nei volumi e nella distribuzione geografica) e all’infrastruttura di rete.

Arriveremo quindi a presentare – una tantum nellambito del LookOut – le price prediction di Elemens al 2050 del PUN, di ricavo catturato per fotovoltaico ed eolico e di costo di sbilanciamento, descrivendo cosa caratterizzerà i diversi segmenti temporali del futuro.

Ma la valutazione del futuro non può prescindere dal dibattito sui possibili profondi interventi sulle regole del mercato elettrico, a partire dal non-paper della Commissione Europea che suggerisce alcune modalità di decoupling dei prezzi sui mercati elettrici. Diventerà così chiaro che anche la regolazione – o per meglio dire, prima di tutto la regolazione – è un driver in grado di incidere sulla direzione del prezzo elettrico e, quindi, sulla riga dei ricavi delle rinnovabili.

 

Per informazioni sul LookOut si prega di seguire questo link.

 

Elemens a Casa Siemens con AHK – ripensare all’energia: sfide e opportunità per un futuro sostenibile

In data 21 settembre 2022 il Partner di Elemens Tommaso Barbetti ha partecipato come keynote speaker all’evento organizzato dalla Camera di Commercio italo-tedesca AHK, tenutosi presso Casa Siemens. L’evento ha trattato il tema di “ripensare all’energia: sfide e opportunità per un futuro sostenibile”. Tommaso è intervenuto sulle rinnovabili e il mercato e la loro nuova percezione dopo la crisi.

 

Podcast di Orrick con Tommaso Barbetti: Energy Horizons – Quali Ricadute Possiamo Aspettarci Dalla Crisi di Governo sul Mercato Delle Rinnovabili?

In data 25 luglio 2022 il nostro Partner Tommaso Barbetti – in seguito alla caduta del Governo Draghi – è stato invitato a partecipare al podcast di Orrick intitolato Energy Horizons: quali ricadute possiamo aspettarci dalla crisi di governo sul mercato delle rinnovabili?

Di seguito il link per ascoltare il podcast: https://www.orrick.com/it-IT/Insights/2022/07/Energy-Horizons-Which-consequences-can-we-expect-on-the-renewables-market-from-the-government-crisis

 

 

 

Presentato il LookOut 33 (Q2-22)

Elemens ha presentato il secondo LookOut del 2022 martedì 28 giugno pomeriggio, in un evento dedicato esclusivamente ai propri clienti iscritti al servizio LookOutIl titolo del report presentato è: “Building is the new permitting”

Quali sono i temi del report?

Dall’inizio dell’invasione russa, non passa settimana in cui non si registrino novità sul fronte normativo: il settore energia è stato investito daun’ondata di provvedimenti, il cui obiettivo pare quello di contenere gli effetti della crisi internazionale sulla bolletta di cittadini e imprese. Unodei leitmotiv del Governo Draghi è dichiaratamente “distruggere le barriere burocratiche” che frenano lo sviluppo delle rinnovabili, identificate ormai senza esitazioni come una delle soluzioni di medio termine al dilemma energetico: è così che si sono stratificate una serie di misure chesono andate a stravolgere il quadro delle regole sulle autorizzazioni degli impianti a fonti rinnovabili, del tutto rinnovato rispetto a quello di 9 mesi fa.

Se saranno grida manzoniane o semplificazioni effettive lo dirà il tempo: il ritmo di rilascio di autorizzazioni (soprattutto in certe aree, percerte fonti, per certi progetti) è nel frattempo cambiato, ma di certo l’aumento (nettissimo) non è da accreditarsi alle nuove misure appena introdotte, quanto piuttosto a un (attesissimo) cambiamento di contesto. Preoccupano piuttosto i cantieri fermi: la crisi della supply chain ha invertito da tempo, e sostanziosamente, la rotta di riduzione dei CAPEX, ponendo a molti operatori il dilemma sul “pagare di più o aspettare”.Un inatteso bagno di realtà, su cui poco possono le velleità delle Associazioni e dello stesso RePowerEU, che sposta ancora più in alto l’asticellaper i prossimi anni.

Parallelamente, fuori dal perimetro degli incentivi, il livello straordinariamente elevato dei prezzi sta radicalmente cambiando la percezione delle corporation nei confronti delle rinnovabili: i PPA sono rapidamente diventati l’oggetto del desiderio di molti consumatori per sfuggire all’esposizione verso l’attuale volatilità, che potrebbe durare a lungo. Ma il futuro dei PPA potrebbe non essere confinato all’ambito privatistico,visto il ruolo che il GSE potrebbe avere come off-taker.

Se per favorire questo strumento volontario, la regolazione agirà attraverso carote o bastoni dipenderà anche da quanto, a livello istituzionale, alle parole “sganciare il prezzo delle rinnovabili al prezzo del gas” l’Italia farà seguire nuovi interventi normativi volti a rafforzare un contesto in cui i confini tra merchant e regolato stanno già diventando sempre più labili ed il rischio regolatorio sta inseguendo, quasi riacciuffando, i modelli di business nati proprio per sfuggirgli.

 

Per informazioni sul LookOut si prega di seguire questo link.

 

Elemens alla conferenza E-Talia Summit & World Hydrogen 2022

In data 28 aprile 2022, il nostro Partner Tommaso Barbetti ha partecipato come speaker alla conferenza E-Talia Summit & World Hydrogen 2022 organizzato da Elettricità Futura.

Maggiori informazioni al seguente link:

https://www.elettricitafutura.it/Eventi-e-Formazione/Eventi/E-Talia-Summit–World-Hydrogen-2022_4059.html

 

 

 

Elemens su Corriere della Sera Economia

In data 20 aprile 2022 Elemens è stata citata in un articolo del Corriere della Sera Economia scritto da Ferruccio de Bortoli sul tema delle rinnovabili in Italia.

Di seguito il link per leggere l’articolo: https://www.corriere.it/economia/opinioni/22_aprile_21/rinnovabili-perche-italia-non-decollano-chi-blocca-davvero-progetti-ee78f3a8-bfa8-11ec-9f78-c9d279c21b38.shtml

 

 

 

 

 

 

 

 

Tommaso Barbetti in Rai

In data 5 aprile 2022 nostro Partner Tommaso Barbetti è stato invitato a partecipare in un dibattito in Rai, per commentare gli effetti sul mercato elettrico del nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia.