Elemens ha presentato l’ultimo LookOut del 2021 il 21 dicembre 2021, in un evento virtuale dedicato esclusivamente ai propri clienti iscritti al servizio LookOut. Il titolo del report presentato è: “Le nuove direttive e la crisi energetica”
Quali sono i temi del report?
L’approvazione dei due decreti di recepimento delle direttive europee sulle rinnovabili (RED2) e su mercato elettrico (IEMD) sortirà effetti per molti anni, andando a ridisegnare molti aspetti della strategia degli operatori.
Fino ad oggi il mercato si è mosso a cavallo tra due modelli, apparentemente paralleli: il mondo del merchant, all’apparenza “libero” dall’impatto della regolazione, e quello delle tariffe, in cui gli elementi di interazione con il mercato elettrico sembravano nulli. Questa classica dicotomia va probabilmente ripensata: il Decreto RED2 ci restituisce un mondo in cui lo spazio della regolazione e delle tariffe appare più ampio rispetto al passato (si pensi ad esempio all’apertura al PV agricolo su aree idonee), contenendo tuttavia una serie di elementi (aste per zone di mercato) che intendono allineare le esigenze di chi pianifica gli investimenti a quelli del sistema elettrico e dei mercati. In un momento in cui lo sviluppo di nuovi progetti avviene sulla base di sensazioni più che di un quadro normativo definito, si iniziano a scorgere – seppur in nuce – alcune risposte a molte delle domande che gli investitori si stanno ponendo in questa fase: gli impianti a terra in area agricola a che condizioni potranno ancora essere sviluppati? Che forma assumerà l’agrivoltaico? Come avverrà la competizione tra le varie tecnologie? Ci saranno alcuni vincoli di produzione a cui le rinnovabili incentivate dovranno attenersi?
Le risposte diventano man mano più chiare osservando cosa sta succedendo nel market design, sia per le novità introdotte dal recepimento IEMD che saranno attuate in futuro sia per i recenti innesti regolatori che stanno aggiornando il mercato elettrico proprio in una fase in cui molti cominciano a porre in discussione le sue stesse fondamenta a causa della tempesta sui prezzi che non accenna a fermarsi. Occorre quindi valutare l’effetto a livello italiano del go live di riforme attese da tempo – prezzi negativi, intraday a negoziazione continua e sbilanciamenti – e introdotte per fronteggiare un sistema sempre più permeato da profili non programmabili. Invero anche per il Capacity Market, con la nuova asta alle porte, la questione “profilo” è centrale, soprattutto perché si percepisce l’accresciuto interesse per il meccanismo da parte di molti soggetti che desiderano utilizzare il premio sulla capacità come innesco per realizzare accumuli, specialmente se abbinati a impianti rinnovabili. Ma quanto vale oggi e in futuro il costo di un baseload 100% rinnovabile generato da un impianto ibrido RES+storage? E’ il Capacity Market lo strumento più adatto per questa configurazione o occorre attendere le nuove disposizioni dedicate previste dalla IEMD e dalla RED II? Quesiti che sottintendono un interrogativo generale: quanto siamo lontani dal sistema decarbonizzato?
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